Questa biografia raccoglie una serie di opere che testimoniano la vastissima produzione pittorica di Dante Bizzotto. Molti dipinti realizzati per la committenza privata restano ancora da catalogare. Chi possedesse quadri di Bizzotto e volesse contribuire alla completa catalogazione della sua opera può contattarci mediante l'apposito modulo. Grazie!
1911
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1929-30
Segue una tela di grandi dimensioni raffigurante Giuditta e Oloferne, soggetto liberamente ispirato alla medesima opera di Cristofano Allori
Anni '30
Soldato
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1935 Esegue una pala d'altare per la chiesa di Galliera Veneta con la raffigurazione del Sacro cuore di Gesù, ripresa da A. Ciseri. Questo è il primo quadro dipinto per una chiesa ed esposto al pubblico. Inizia così una proficua collaborazione con numerose istituzioni ecclesiastiche tra cui soprattutto le Diocesi di Padova, Vicenza e Treviso, che gli commissionano nell'arco della sua vita svariati soggetti sacri, copie di opere famose o soggetti di propria invenzione. |
1936 Parte volontario per la guerra d'Etiopia, dove continua a dipingere. Realizza un San Giorgio a cavallo per una chiesa copta di Holetta Genet, Etiopia. 1938 Al suo ritorno dall'Africa, alcuni antiquari bassanesi iniziano a commissionargli riproduzioni di famose opere d'arte. 1940 Dopo un felice avvio della propria carriera artistica, convola a nozze con la rossanese Edera Luigia Dionello (Gina), nata il 25 marzo 1917. Dalla loro unione nascono Renzo, Bruno, Silvana e Patrizia. Nello stesso anno, allo scoppiare della guerra, viene richiamato alle armi ed assegnato a Strigno (TN), nel corpo di artiglieria da montagna. |
1942 È trasferito come artigliere a Belluno ma Bizzotto non combatte mai, trovando anzi sempre il tempo per dedicarsi alla pittura, ottenendo numerose commissioni dai suoi superiori o da borghesi, e poi nello stesso anno, prima di essere congedato, frequenta anche un corso per corrispondenza di Disegno e Pittura, ottenendo il relativo diploma. Dipinge una Santa Lucia per la chiesa di Longano nel Comune di Bribano, Sedico (BL). Rientrato a Rossano allestisce un modesto studio nella stanzetta a fianco alla cucina di casa, in cui produce numerosi ritratti di amici e conoscenti e copie d'arte per degli antiquari bassanesi tra cui il più noto fu il "Marchese" Mainardi, che gli commissiona copie di importanti dipinti antichi. |
1943![]() |
1944![]() ![]() Di quest'anno il ritratto di Oreste Dionello, morto in guerra ed insignito della medaglia al valor militare e della Signora Arsie. |
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1945![]() Terminata la guerra, con l'aumentare della sua notorietà, le commissioni per ritratti, copie o opere di sua invenzione, aumentano sempre più. I frati teatini gli commissionano la copia dal vero della pala d'altare raffigurante Sant'Andrea Avellino che Sebastiano Conca realizza per la chiesa di San Giuseppe a Palermo da collocare nella centralissima chiesa di San Gaetano a Vicenza (1956). L'opera è conservata nel secondo altare sulla sinistra. |
1947 vacche al pascolo ritratto della bambina Lisanna Arsie |
1948 Nel mese di ottobre partecipa ad una Mostra a Cittadella (PD). |
In questa mostra Dante è presente con ben 20 opere. Tra queste, una sua composizione, accettata al Concorso Internazionale di Roma, dal titolo: "Santa Caterina da Siena". Oltre a questa, e a cinque copie di opere celebri, Bizzotto presenta altre 12 opere originali tra cui paesaggi ed un ritratto dal vero. |
1949![]() ![]() Per la parrocchiale di Mottinello, dipinge la pala del San Giovanni Battista (copia da Tiziano) che domina la parete absidale, ed una tela raffigurante il Battesimo di Gesù, collocata nell'altare destro della navata. |
![]() Per la chiesa di Tombolo (PD), dipinse a olio su faesite (?) un San Pietro e un San Paolo |
![]() Dipinge una Madonna (copia da una stampa di Guido Reni) per l'Asilo di Cassola. |
1950![]() Dalla documentazione in nostro possesso risulta realizzata in quest'anno una tela raffigurante la copia delle Quattro età dell'uomo da Van Dyck (Vicenza, Musei Civici di Palazzo Chiericati). |
1951
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1952
"L'attuale chiesa è dedicata a San Giovanni Battista Decollato che è il patrono della parrocchia di Stoccareddo e Zaibena e si festeggia il 29 agosto. La chiesa ha un'ampia facciata a capanna affrescata con pitture liberty mentre la navata è in stile neogotico-alpino con ampie finestre colorate. All'interno è collocata una pala di San Giovanni mentre sta per essere decapitato eseguita da Dante Bizzotto di Rossano Veneto nel 1950, copia del più famoso dipinto di Tiepolo, conservato nella Pinacoteca Civica di Palazzo Chiericati a Vicenza". Testo tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Stoccareddo Il Comune di Vicenza commissiona a Bizzotto il restauro dell'affresco Partenza di Enea da Cartagine, pesantemente danneggiato da un incendio scoppiato durante la guerra. Si riporta a seguire uno stralcio della delibera, la cui copia è stata gentilmente messa a disposizione dal dottor Ranzolin, Capo Settore Ufficio Protocollo del Comune di Vicenza: "venne interpellato il pittore sig. Dante Bizzotto di Rossano Veneto, artista che in occasione di alcuni suoi recenti lavori di copie di quadri compiuti presso il museo civico, è stato notato per la sua bravura e abilità e che si sarebbe assunto di portare a termine l'incarico in modo impeccabile."
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1953![]() Per una cappella funeraria a Fontaniva (PD) esegue una copia della Deposizione da Fra' Bartolomeo, opera che versa in un pessimo stato di conservazione. |
1954![]() Quest'opera, ispirata ad una Madonna di gusto rinascimentale, dimostra l'abilità di Bizzotto nel dipingere all'antica. E per la parrocchiale di Grancona Alta esegue una tela raffigurante Santa Bertilla.
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1955
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1956
Per la chiesa di San Gaetano di Vicenza esegue una tela con Sant'Andrea Avellino, copia da Sebastiano Conca.
Nel numero 10 della rivista d'arte Verona Illustrata (1997, Museo di Castelvecchio), in una nota a pag. 85 del testo, Chiara Rigoni scrive:
"la pala è firmata Dante Bizzotto 1956. I caratteri del dipinto e soprattutto la materia pittorica, molto ossidata, tuttavia sembrano escludere che si tratti di un dipinto moderno. Nessun dato emerge dal carteggio relativo alle pale della chiesa danneggiate dalla guerra, conservato presso l'Archivio di Venezia della SBAS Veneto, se non l'intenzione di sostituire il perduto dipinto con una tela del medesimo soggetto."
Nello stesso anno Bizzotto realizza per il signor Armano un soggetto di propria ideazione legato ai temi della Resistenza nella II Guerra Mondiale, una tela di grandi dimensioni (155x190) raffigurante Padre Nicolini a Porta Padova a Cittadella. |
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1958 Per la chiesa dei Servi di Maria a Vicenza dipinge una Sacra Famiglia per l'altare Muzano (copia dal Maganza (il giovane), ma è purtroppo segnalata come opera di F. Bizzotto. L'originale è collocato nella sacrestia della medesima chiesa. Altare Muzano (sec. XVI), dedicato alla Vergine, della bottega degli Albanese, è in broccatello rosso veronese, pietra d'Istria e marmo. Incorniciò la pala raffigurante la Sacra Famiglia dipinta nel 1965 da F. Bizzotto. La tela con lo stesso soggetto di Giambattista Maganza il Giovane (1577-1617) qui collocata nel 1889 è oggi conservata in sacrestia. Tratto dal sito www.vicenzanews.it Il medesimo testo si trova sulla brochure informativa distribuita dalla Diocesi di Vicenza.
Per la chiesa di Friola, Pozzoleone (VI), realizza un Incoronazione della Vergine.
L'opera, conservata nella terza cappella a destra, è citata a pagina 38 della pubblicazione a cura di Giovanni Sassu "Il Santuario di Santa Maria della Pioggia, già chiesa di San Bartolomeo di Reno": "La cappella, rimodernata alla metà del Novecento, presenta una pala con Camillo de' Lellis che assisite un malato, opera del pittore vicentino Dante Bizzotto, qui collocata in sostituzione di un dipinto di analogo soggetto eseguito dalla pittrice bolognese Albertina Guglielmone posto in loco il 18 luglio del 1942. Sotto, in una teca, è conservata una veste dello stesso Camillo de' Lellis". Per la chiesa del Beato Lorenzino di Marostica sono documentati un San Giovanni Evangelista (copia da Carlo Dolci), un Cristo della moneta (da Tiziano) e un Divin Pastore (da Murillo) che non risultano più collocati nel sito a cui erano destinati. Per la Cattedrale di Reggio Emilia risulta un Cristo che appare a Santa Maria Margherita Alacoque (copia da A. Ciseri chiesa di Sacro Cuore a Firenze). |
1959![]() Di quest'anno è un San Gregorio Barbarigo donato da Dante Bizzotto alla cappella del Patronato di Rossano, olio su tela, copia da Giovanni Raggi e l'aggiunta del volto del santo da un ritratto opera di Rosalba Carriera.
Il Santo vi è rappresentato fra cherubini e angeli spersi all'intorno e recanti in mano simboli e paramenti sacri della Sua dignità pastorale. Si tratta di una riproduzione dell'originale di cui è autore il pittore Giovanni Raggi. E' da notare che il volto del Santo è tratto da un quadro a pastello eseguito da Rossella Carriera, la pittrice per la quale il Barbarico posò personalmente. Il quadro, per il quale furono spesi circa 15 giorni di lavoro, fu ammirato da tutti. La sera di venerdì 16 settembre , una processione al completo prelevò il quadro dalla casa del pittore (Dante) di via Cartiera e lo scortò fino alla chiesa parrocchiale dove fu posto sopra l'altare maggiore sfarzosamente illuminato. Il giorno di domenica 25 settembre 1960, il quadro fu portato a Cittadella nella solenne processione inter vicariale tenutasi a conclusione delle feste in onore del Santo". Dal diario di Giuseppe Stragliotto "Vita di Dante Bizzotto" scritto a partire dagli anni '50. un San Pio X per la chiesa dedicata al Santo a Vicenza;
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1959-60 Giulietta e Romeo (copia da Roj, del Museo di Vicenza) 160x 250 |
1961 ![]() Esegue un Martirio di San Lorenzo (copia da Tiziano) per la chiesa di San Lorenzo di Bassano. E copiò il medesimo soggetto da Jacopo da Ponte per quella di Caracao di Rossano. Estasi di San Francesco (1660 circa) |
1962![]() |
1963 ![]() ![]() Di quest'anno le due bellissime nature morte "Zucca Marina", olio su tela delle dimensioni di 38 x 40 dipinta dal vero nel novembre del 1961, e un'altra splendida natura morte "Anguria e pere".
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1964 ![]() Sette ritratti di Don Calabria, una Madonna col Bambino (copia da un quadro del 1300, 202x184), ed un medaglione con Papa Pio VI 54x54 per l'Istituto D. Calabria di Verona. Dopo numerose ricerche è stato possibile accedere al catalogo informatizzato delle opere di proprietà dell'Istituto da cui risulta solo un ritratto di Don Giovanni Calabria, di cui tuttavia non si conosce l'esatta ubicazione.
A Castello di Godego (TV), realizza un capitello di Santa Giustina olio su tela 150x100. Infine per il capitello di Via Ramon a Rossano Veneto (VI) realizza questa tela copia dal Baratta. Generalmente i soggetti commissionati da privati sono soprattutto paesaggi e ritratti. Vale la pena menzionare questa Maternità di collezione privata per la delicatezza dei volti. |
1965 ![]() Inizia la copia dal vero del Il giardino d'amore del Rubens, olio su tela, cm 148x105 per l'amico Giovanni Armano, ma l'opera non verrà mai portata a termine. Per il santuario Salute degli Infermi della Madonna di Scaldaferro (VI), dipinse un ex-voto (70 x 60) raffigurante Maria Salus Infirmorum. La Venere copia da Giorgione viene realizzata per la committenza privata. Da quest'opera traspare la matrice stilistica romantica del Bizzotto. Tra i paesaggi, risultano diverse copie di opere dell'artista olandese Jacob van Ruisdael di cui questa è sicuramente tra le più famose. Mulino a vento a Wijk bij Duurstede, Olanda, 1670. |
1966
Nello stesso anno realizza per una collezione privata un particolare tratto dalla Vocazione di san Matteo da Caravaggio. Sempre da Caravaggio, Bizzotto fa una copia del Bacco di cui resta testimonianza fotografica, la cui tela è andata perduta in un incendio. |
1967
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