Dante Bizzotto - pittore di Rossano Veneto


Biografia


Questa biografia raccoglie una serie di opere che testimoniano la vastissima produzione pittorica di Dante Bizzotto. Molti dipinti realizzati per la committenza privata restano ancora da catalogare. Chi possedesse quadri di Bizzotto e volesse contribuire alla completa catalogazione della sua opera può contattarci mediante l'apposito modulo. Grazie!



 

1911

21 settembre - Dante Bizzotto (all'anagrafe Giuseppe), nasce ad Allensbach in Germania da Giuseppe e Giovanna Cocco, poco prima che i genitori si ristabiliscano a Rossano Veneto, loro paese d'origine.

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1929-30

Dante inizia a lavorare sin da giovanissimo, cambiando diversi mestieri nel tentativo di assecondare la sua innata indole artistica, fino a trovare un'occupazione quale decoratore nelle Smalterie di Bassano; questo lo sollecita a frequentare lo studio del pittore bassanese Gaspare Fontana (Bassano del Grappa, 1871 – 1943). La Madonna della seggiola di Raffaello è la prima copia documentata di una celebre opera d'arte.





Segue una tela di grandi dimensioni raffigurante Giuditta e Oloferne, soggetto liberamente ispirato alla medesima opera di Cristofano Allori
(Firenze, 1577 – 1621)


 

 

  Anni '30

 

 

 

 

 

 


  Dante Bizzotto il secondo da sinistra in Libia

 

 

 

 

 

  Soldato

 

 

 

 

 

 
1935

Esegue una pala d'altare per la chiesa di Galliera Veneta con la raffigurazione del Sacro cuore di Gesù, ripresa da A. Ciseri.

Questo è il primo quadro dipinto per una chiesa ed esposto al pubblico. Inizia così una proficua collaborazione con numerose istituzioni ecclesiastiche tra cui soprattutto le Diocesi di Padova, Vicenza e Treviso, che gli commissionano nell'arco della sua vita svariati soggetti sacri, copie di opere famose o soggetti di propria invenzione.

 
 
1936
Parte volontario per la guerra d'Etiopia, dove continua a dipingere. Realizza un San Giorgio a cavallo per una chiesa copta di Holetta Genet, Etiopia.


1938
Al suo ritorno dall'Africa, alcuni antiquari bassanesi iniziano a commissionargli riproduzioni di famose opere d'arte.


1940
Dopo un felice avvio della propria carriera artistica, convola a nozze con la rossanese Edera Luigia Dionello (Gina), nata il 25 marzo 1917. Dalla loro unione nascono Renzo, Bruno, Silvana e Patrizia.

Nello stesso anno, allo scoppiare della guerra, viene richiamato alle armi ed assegnato a Strigno (TN), nel corpo di artiglieria da montagna.


1941
Realizza per una chiesa del bergamasco un Battesimo di Cristo.

1942
È trasferito come artigliere a Belluno ma Bizzotto non combatte mai, trovando anzi sempre il tempo per dedicarsi alla pittura, ottenendo numerose commissioni dai suoi superiori o da borghesi, e poi nello stesso anno, prima di essere congedato, frequenta anche un corso per corrispondenza di Disegno e Pittura, ottenendo il relativo diploma.

Dipinge una Santa Lucia per la chiesa di Longano nel Comune di Bribano, Sedico (BL).

Rientrato a Rossano allestisce un modesto studio nella stanzetta a fianco alla cucina di casa, in cui produce numerosi ritratti di amici e conoscenti e copie d'arte per degli antiquari bassanesi tra cui il più noto fu il "Marchese" Mainardi, che gli commissiona copie di importanti dipinti antichi.
 
1943
Per la chiesa dei Padri Camilliani di Mottinello, dipinge un'Immacolata (copia da M. Grigoletti, Palazzo Imperiale di Galliera Veneta) cimentandosi per la prima volta in una copia dal vero. Del medesimo soggetto realizza più copie sempre commissionategli dai Padri Camilliani. D'ora innanzi Dante Bizzotto avrebbe sempre cercato di copiare dal vero le opere commissionategli.
 
1944

Di quest'anno il ritratto di Oreste Dionello, morto in guerra ed insignito della medaglia al valor militare e della Signora Arsie.
 



Circa a quest'epoca risale anche un'Assunzione conservata nella soffitta della scuola materna parrocchiale "Gaetano Giardino" di Galliera Veneta (PD).

 
1945

Terminata la guerra, con l'aumentare della sua notorietà, le commissioni per ritratti, copie o opere di sua invenzione, aumentano sempre più. I frati teatini gli commissionano la copia dal vero della pala d'altare raffigurante Sant'Andrea Avellino che Sebastiano Conca realizza per la chiesa di San Giuseppe a Palermo da collocare nella centralissima chiesa di San Gaetano a Vicenza (1956). L'opera è conservata nel secondo altare sulla sinistra.
 

 

1947
Quest'anno inizia un lungo rapporto di amicizia con il nobile cittadellese Giovanni Armano che lo impegna in una serie di dipinti: ritratti di famigliari, copie di celebri opere e alcune tele originali ispirate alla storia locale. Giovanni Armano, diventando il principale mecenate di Bizzotto, continua a commissionargli delle opere, alcune delle quali rimaste sfortunatamente incomplete a causa della morte prematura dell'artista. Molte le opere che realizza nell'ambito di Rossano.

vacche al pascolo







ritratto della bambina Lisanna Arsie

 

1948

Continua a ricevere commissioni ecclesiastiche che lo vedono portare a termine un Sacro Cuore di Gesù per la chiesa di Fratta di Fontaniva (PD) (copia dal Battoni) e simile a quello collocato sopra il portone centrale d'ingresso alla chiesa di Belvedere di Tezze (VI), poi trasformato in mosaico.




Nel mese di ottobre partecipa ad una Mostra a Cittadella (PD).
 


Pala d'altare Immacolata Concezione da Grigoletti per la chiesa degli Istituti delle Suore Poverelle a Rosà (VI). L'opera è stata pesantemente restaurata e presenta un'alterazione del colore soprattutto attorno al capo della Vergine.






Sul soffitto della medesima chiesa il Bizzotto realizzò un Agnus Dei.


 

 

 

In questa mostra Dante è presente con ben 20 opere. Tra queste, una sua composizione, accettata al Concorso Internazionale di Roma, dal titolo: "Santa Caterina da Siena".

Oltre a questa, e a cinque copie di opere celebri, Bizzotto presenta altre 12 opere originali tra cui paesaggi ed un ritratto dal vero.

 
1949

Per la parrocchiale di Mottinello, dipinge la pala del San Giovanni Battista (copia da Tiziano) che domina la parete absidale, ed una tela raffigurante il Battesimo di Gesù, collocata nell'altare destro della navata.

 



Per la chiesa di Tombolo (PD), dipinse a olio su faesite (?) un San Pietro e un San Paolo

 



Dipinge una Madonna (copia da una stampa di Guido Reni) per l'Asilo di Cassola.

 
1950
Ad ottobre espone tredici opere ad una Collettiva di artisti bassanesi a Bassano del Grappa (VI). Tra queste la Fuga in Egitto copia dal Barocci e il Divin Pastore copia da Murillo.

Dalla documentazione in nostro possesso risulta realizzata in quest'anno una tela raffigurante la copia delle Quattro età dell'uomo da Van Dyck (Vicenza, Musei Civici di Palazzo Chiericati).

 

1951
Pala Costanzo dal Giorgione , olio su telaPer un privato esegue una copia della Pala Costanzo dal Giorgione (la cosiddetta Pala di Castelfranco) di cui si sono perse le tracce e si conserva solo una fotografia in bianco e nero scattata dallo stesso Bizzotto.

 



 

Di questo periodo è il ritratto di Antonio Fogazzaro conservato a Palazzo Trissino Baston, sede del Comune di Vicenza, esposto nella saletta antisitante la Sala Giunta del Comune. Dante Bizzotto ricava il ritratto da una fotografia.
 

1952
Per la parrocchiale di Stoccareddo di Gallio (VI) esegue una Decollazione di San Giovanni Battista, copia da Giandomenico Tiepolo, il cui originale si conserva presso i Musei Civici di Palazzo Chiericati a Vicenza.







Attribuibile a Bizzotto è anche un san Giovanni Battista, copia da Tiziano, conservato nella medesima chiesa e stilisticamente affine a quelllo che l'artista rossanese esegue per la parrocchiale di Mottinello nel 1946.

 


"L'attuale chiesa è dedicata a San Giovanni Battista Decollato che è il patrono della parrocchia di Stoccareddo e Zaibena e si festeggia il 29 agosto. La chiesa ha un'ampia facciata a capanna affrescata con pitture liberty mentre la navata è in stile neogotico-alpino con ampie finestre colorate. All'interno è collocata una pala di San Giovanni mentre sta per essere decapitato eseguita da Dante Bizzotto di Rossano Veneto nel 1950, copia del più famoso dipinto di Tiepolo, conservato nella Pinacoteca Civica di Palazzo Chiericati a Vicenza".

Testo tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Stoccareddo

Il Comune di Vicenza commissiona a Bizzotto il restauro dell'affresco Partenza di Enea da Cartagine, pesantemente danneggiato da un incendio scoppiato durante la guerra. Si riporta a seguire uno stralcio della delibera, la cui copia è stata gentilmente messa a disposizione dal dottor Ranzolin, Capo Settore Ufficio Protocollo del Comune di Vicenza:

"venne interpellato il pittore sig. Dante Bizzotto di Rossano Veneto, artista che in occasione di alcuni suoi recenti lavori di copie di quadri compiuti presso il museo civico, è stato notato per la sua bravura e abilità e che si sarebbe assunto di portare a termine l'incarico in modo impeccabile."




la tela durante (sx.) e dopo (dx.) il restauro

 

 
1953

Per una cappella funeraria a Fontaniva (PD) esegue una copia della Deposizione da Fra' Bartolomeo, opera che versa in un pessimo stato di conservazione.
 
1954
Per la cappella dell'Ospedale Civile di Padova (PD), dipinge una Madonna della salute con San Camillo de Lellis.
Quest'opera, ispirata ad una Madonna di gusto rinascimentale, dimostra l'abilità di Bizzotto nel dipingere all'antica.

E per la parrocchiale di Grancona Alta esegue una tela raffigurante Santa Bertilla.

 
 


Nello stesso anno realizza per Giovanni Armano un soggetto originale che reinterpreta un momento del Risorgimento veneto, la Battaglia di Monte Berico,

 

 

 


e il Giudizio di Paride da Luca Giordano
 

 

 
1955
Cristo portacroce (da B. Montagna). Di questo soggetto, molto caro all'artista, ne sono state realizzate numerose copie, molte delle quali sono state poi portate all'estero.

 

 

1956
Per la chiesa di Castion di Loria (TV) dipinge un Sacro cuore di Gesù, una Assunta, copiandola da Guido Reni, un Sant'Antonio da Padova e restaurò la pala raffigurante San Rocco;



 


e per la chiesa di Santa Sofia di Padova dipinge Gesù che appare alle Sante Beatrice e Elena Enselmini. La chiesa è attualmente chiusa per restauro (2010). Abbiamo ritenuto pertanto opportuno inserire uno dei bozzetti preparatori che Bizzotto era solito realizzare. L'intera collezione dei bozzetti delle opere di Dante Bizzotto è stata acquistata dal Signor Gabriele Brunello di Rossano Veneto (VI).





Di ritorno da Palermo, dove copia in presa diretta l'opera del Conca, Dante si ferma a Napoli per dipingere una Madonna della Salute per conto dei padri teatini di Napoli.

Per la chiesa di San Gaetano di Vicenza esegue una tela con Sant'Andrea Avellino, copia da Sebastiano Conca.

 

 

Fra tutti i ritratti che Bizzotto esegue per la famiglia Armano questo è senza dubbio uno dei più riusciti. Una delle grandi difficoltà che Bizzotto incontra nella sua carriera artistica è quella di dover eseguire dei ritratti desunti da fotografie o, talvolta, da quadri di altri autori, che spesso versavano in un cattivo stato di conservazione e di cui le famiglie volevano mantenere un ricordo.


 

 

Nel numero 10 della rivista d'arte Verona Illustrata (1997, Museo di Castelvecchio), in una nota a pag. 85 del testo, Chiara Rigoni scrive:

 

"la pala è firmata Dante Bizzotto 1956. I caratteri del dipinto e soprattutto la materia pittorica, molto ossidata, tuttavia sembrano escludere che si tratti di un dipinto moderno. Nessun dato emerge dal carteggio relativo alle pale della chiesa danneggiate dalla guerra, conservato presso l'Archivio di Venezia della SBAS Veneto, se non l'intenzione di sostituire il perduto dipinto con una tela del medesimo soggetto."

 

Nello stesso anno Bizzotto realizza per il signor Armano un soggetto di propria ideazione legato ai temi della Resistenza nella II Guerra Mondiale, una tela di grandi dimensioni (155x190) raffigurante Padre Nicolini a Porta Padova a Cittadella.

 


1957
Per le suore di Suore di Castelfranco Veneto realizza un olio su tela Immacolata Concezione (copia da Murillo 290x220);
E un olio su tela Divin Pastore per Don Tino Pedron (cappellano di Belvedere di Tezze) (copia da Murillo). Di quest'opera e di molte altre commissionate a Dante da Don Tino si sono perse le tracce.

 
1958
Per la chiesa dei Servi di Maria a Vicenza dipinge una Sacra Famiglia per l'altare Muzano (copia dal Maganza (il giovane), ma è purtroppo segnalata come opera di F. Bizzotto. L'originale è collocato nella sacrestia della medesima chiesa.
Altare Muzano (sec. XVI), dedicato alla Vergine, della bottega degli Albanese, è in broccatello rosso veronese, pietra d'Istria e marmo. Incorniciò la pala raffigurante la Sacra Famiglia dipinta nel 1965 da F. Bizzotto. La tela con lo stesso soggetto di Giambattista Maganza il Giovane (1577-1617) qui collocata nel 1889 è oggi conservata in sacrestia.
Tratto dal sito www.vicenzanews.it
Il medesimo testo si trova sulla brochure informativa distribuita dalla Diocesi di Vicenza.



un San Pio X, per la Chiesa di Ghizzole di Montegaldella (VI) che viene rappresentata sullo sfondo della pala collocata sull'altare destro della navata.

 





Per la chiesa di Friola, Pozzoleone (VI), realizza un Incoronazione della Vergine.
L'opera è collocata nella parete destra della cosiddetta "cappella invernale".
È firmata e datata.


 

Per i frati Camilliani del Santuario della Madonna della Pioggia a Bologna realizza un San Camillo de Lellis che assiste un infermo.

L'opera, conservata nella terza cappella a destra, è citata a pagina 38 della pubblicazione a cura di Giovanni Sassu "Il Santuario di Santa Maria della Pioggia, già chiesa di San Bartolomeo di Reno":

"La cappella, rimodernata alla metà del Novecento, presenta una pala con Camillo de' Lellis che assisite un malato, opera del pittore vicentino Dante Bizzotto, qui collocata in sostituzione di un dipinto di analogo soggetto eseguito dalla pittrice bolognese Albertina Guglielmone posto in loco il 18 luglio del 1942. Sotto, in una teca, è conservata una veste dello stesso Camillo de' Lellis".

Per la chiesa del Beato Lorenzino di Marostica sono documentati un San Giovanni Evangelista (copia da Carlo Dolci), un Cristo della moneta (da Tiziano) e un Divin Pastore (da Murillo) che non risultano più collocati nel sito a cui erano destinati.

Per la Cattedrale di Reggio Emilia risulta un Cristo che appare a Santa Maria Margherita Alacoque (copia da A. Ciseri chiesa di Sacro Cuore a Firenze).

 
1959

Di quest'anno è un San Gregorio Barbarigo donato da Dante Bizzotto alla cappella del Patronato di Rossano, olio su tela, copia da Giovanni Raggi e l'aggiunta del volto del santo da un ritratto opera di Rosalba Carriera.

 




"In occasione delle feste celebrate in onore di San Gregorio Barbarigo, dal'11 al 18 settembre 1959, il rev.mo arciprete don Sante Miotto affidò a Dante l'incarico di dipingere un grande quadro, a olio su tela.

Il Santo vi è rappresentato fra cherubini e angeli spersi all'intorno e recanti in mano simboli e paramenti sacri della Sua dignità pastorale.

Si tratta di una riproduzione dell'originale di cui è autore il pittore Giovanni Raggi. E' da notare che il volto del Santo è tratto da un quadro a pastello eseguito da Rossella Carriera, la pittrice per la quale il Barbarico posò personalmente.

Il quadro, per il quale furono spesi circa 15 giorni di lavoro, fu ammirato da tutti.

La sera di venerdì 16 settembre , una processione al completo prelevò il quadro dalla casa del pittore (Dante) di via Cartiera e lo scortò fino alla chiesa parrocchiale dove fu posto sopra l'altare maggiore sfarzosamente illuminato.

Il giorno di domenica 25 settembre 1960, il quadro fu portato a Cittadella nella solenne processione inter vicariale tenutasi a conclusione delle feste in onore del Santo".

Dal diario di Giuseppe Stragliotto "Vita di Dante Bizzotto" scritto a partire dagli anni '50.
 

un San Pio X per la chiesa dedicata al Santo a Vicenza;







Ed i 15 Misteri del Rosario per la parrocchiale di Vicenza. (nella sua incompletezza questa informazione non permette di definire con esattezza di quale chiesa si tratti).


Un San Giuseppe Calasanzio ed una Immacolata (copia da Tiepolo) per una chiesa dedicata a San Giuseppe a Verona e una Annunciazione per l'Istituto Don Calabria, Verona. Di queste opere non è stato possibile reperire alcuna documentazione.


A dicembre del 1959 e gennaio 1960, presso la Galleria di Palazzo Zileri di Vicenza, allestisce una importante Mostra personale, in cui presenta ben 84 opere, ottenendo un grande successo.


La prima personale del nostro artista,di cui abbiamo notizia, viene realizzata presso la Galleria di "Palazzo Zileri" a Vicenza. Dante vi espone dal 19 dicembre 1959 al 7 gennaio del 1960, ben 84 opere. Solo una minima parte di queste, cioè 5, sono delle copie, le restanti erasono frutto della inventiva e della fantasia di Dante.






Diana e Atteone (copia da Pittoni del Museo di Vicenza), olio su tela, cm 225x160 COLLEZIONE ARMANO

 

 
1959-60
Giulietta e Romeo (copia da Roj, del Museo di Vicenza) 160x 250

 

1961

Esegue un Martirio di San Lorenzo (copia da Tiziano) per la chiesa di San Lorenzo di Bassano. E copiò il medesimo soggetto da Jacopo da Ponte per quella di Caracao di Rossano.






Estasi di San Francesco (1660 circa)
dimensioni: 65 x 53 cm

 
1962
Ritratto della nipotina Roberta Bizzotto per il giorno della sua cresima
 

1963

Di quest'anno le due bellissime nature morte "Zucca Marina", olio su tela delle dimensioni di 38 x 40 dipinta dal vero nel novembre del 1961, e un'altra splendida natura morte "Anguria e pere".






Lo stesso anno Bizzotto si cimenta con il capolavoro leonardesco della Gioconda, di cui in seguito realizza numerose copie.


1964

Sette ritratti di Don Calabria, una Madonna col Bambino (copia da un quadro del 1300, 202x184), ed un medaglione con Papa Pio VI 54x54 per l'Istituto D. Calabria di Verona. Dopo numerose ricerche è stato possibile accedere al catalogo informatizzato delle opere di proprietà dell'Istituto da cui risulta solo un ritratto di Don Giovanni Calabria, di cui tuttavia non si conosce l'esatta ubicazione.





Nella Parrocchiale di Belvedere di Tezze si trovano due affreschi raffiguranti Santa Teresa d'Avila ed un Sacro Cuore di Maria, (porte laterali della chiesa) e all'interno un olio su tela avente come soggetto il Sacro Cuore di Gesù; Il cappellano don Tino Pedron, come già menzionato, commissiona aBizzotto numerose opere tra cui due olii su tela, un'Adorazione del Bambino (copia da Correggio) e un San Bovo di cui non si ha più alcuna notizia;





Per la Parrocchiale di Sossano (VI) esegue un Sacro Cuore copia da Antonio Ciseri, una Santa Maria Goretti e un San Domenico Savio, tutte opere di cui si è persa ogni traccia.








A Castello di Godego (TV), realizza un capitello di Santa Giustina olio su tela 150x100.
Qualche anno prima aveva realizzato anche un trittico ad olio su lamiera per il capitello a San Zeno di Cassola (VI).
Il capitello è stato demolito recentemente e Renzo Bizzotto, figlio dell'artista ha recuperato i tre pezzi.






Infine per il capitello di Via Ramon a Rossano Veneto (VI) realizza questa tela copia dal Baratta.







Generalmente i soggetti commissionati da privati sono soprattutto paesaggi e ritratti.

Vale la pena menzionare questa Maternità di collezione privata per la delicatezza dei volti.

 

1965

Inizia la copia dal vero del Il giardino d'amore del Rubens, olio su tela, cm 148x105 per l'amico Giovanni Armano, ma l'opera non verrà mai portata a termine.





Per il santuario Salute degli Infermi della Madonna di Scaldaferro (VI), dipinse un ex-voto (70 x 60) raffigurante Maria Salus Infirmorum.







La Venere copia da Giorgione viene realizzata per la committenza privata. Da quest'opera traspare la matrice stilistica romantica del Bizzotto.








Tra i paesaggi, risultano diverse copie di opere dell'artista olandese Jacob van Ruisdael di cui questa è sicuramente tra le più famose.








Mulino a vento a Wijk bij Duurstede, Olanda, 1670.

 

1966

Il Santuario di Scaldaferro gli commissiona una pala d'altare di Maria Salus infirmorum. Collocato al posto dell'affresco originario (ora restaurato e nuovamente esposto nella parete absidale della Chiesa) per circa quindici anni (120 x 100). La tela è attualmente in attesa di una nuova ricollocazione.

 

 

Nello stesso anno realizza per una collezione privata un particolare tratto dalla Vocazione di san Matteo da Caravaggio. Sempre da Caravaggio,





Bizzotto fa una copia del Bacco di cui resta testimonianza fotografica, la cui tela è andata perduta in un incendio.

 

1967


26 febbraio - Dante Bizzotto muore stroncato da una malattia nella sua Rossano, proprio quando la sua fama aumenta sempre più. Sta dipingendo un ritratto di Giovan Battista Armano con il figlio, che lascerà incompiuto.

 


 


Chi possedesse quadri di Bizzotto e volesse contribuire alla completa catalogazione della sua opera può contattarci mediante l'apposito modulo. Grazie!

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